Il brand management, le sue evoluzioni

Il brand management, le sue evoluzioni

Il logo di Bayer vanta una storia che è solo di pochi anni più breve rispetto a quella del colosso chimico/farmaceutico tedesco. Se, infatti, la multinazionale ha iniziato la sua attività nel 1863, il suo primo marchio ha visto la luce 14 anni dopo.

logo bayer

Era infatti il 1881 quando l’azienda, allora attiva nella produzione di coloranti, adottò come simbolo un leone, prendendo ispirazione dallo stemma dalla città di Eberfeld, dove aveva sede in quel periodo. Dopo soli cinque anni la proprietà decise di cambiare. E probabilmente lo fece in peggio, adottando simbolo particolarmente confuso, in cui al leone si andavano a sommarsi elementi illustrativi come rami, foglie e altri vegetali. Dopo altri undici si decise di semplificare e rendere più elegante il simbolo: il leone era questa volta alato e stringeva uno scettro avvolto da due serpenti (simbolo della medicina), mentre appoggiava una zampa su un globo.

il primo logo bayer

Il 1904 fu l’anno di un cambiamento importante. L’azienda scelse di abbandonare ogni elemento simbolico e lavorare sulla valorizzazione del nome, una scelta che caratterizzò tutti i loghi venuti dopo. Il nuovo logo fu infatti composto da “Bayer” scritta in verticale che andava a intersecarsi con la stessa parola riportata in orizzontale, all’altezza della lettera Y. Il logotipo nato da questo incrocio rientrava all’interno di un cerchio, a sua colta circondato da un secondo cerchio, dove compariva la ragione sociale dell’azienda.  

logo bayer 1929

Dopo 25 anni per l’azienda tedesca arrivò il momento di cambiare, pur mantenendo un’impostazione simile. I vertici dell’impresa tedesca scelsero infatti di mantenere il logotipo, ma adottando font più essenziali, lasciando un solo cerchio, senza più riportare la ragione sociale. Il logo ebbe molto successo, anche perché la sua semplificazione facilitò l’applicazione del marchio direttamente sulle compresse, già iniziata nel 1910. In seguito a questo intervento il logo rimase inalterato fino al 1989.

L’anno della caduta del muro di Berlino fu anche l’anno di un aggiornamento per il simbolo di Bayer, divenuto da decenni un colosso mondiale nel mondo della farmaceutica e della chimica. Il logotipo venne posizionato a destra, mentre a sinistra apparve la denominazione “Bayer”, sempre in carattere sans-serif anche se con un font diverso. A evidenziare entrambi gli elementi vennero inserite due linee verde scuro e blu, colori destinati a diventare tipici per il colosso industriale.

Vista la sua facile riconoscibilità in tutto il mondo, Bayer scelse di tornare comunicare il suo brand con il semplice logo circolare, mantenendo però l’utilizzo dei colori. Nel 2002, infatti, la multinazionale ripropose la croce formata del nome dell’azienda, ma per la prima volta il cerchio venne colorato di blu e verde, colori adottati per comunicare modernità e freschezza. La stessa impostazione venne poi mantenuta con le due seguenti versioni. Con l’intervento del 2010 i cambiamenti riguardarono le lettere, che passarono da argento a grigio, senza più ombreggiatura. Anche l’ultimo intervento, datato 2017, non ha portato grandi cambiamenti: in pratica sono stati utilizzati si sono mantenuti gli stessi colori, ma sono cambiate le tonalità (il verde si è avvicinato al lemongrass e il blu è quasi virato sull’azzurro). Più significativa, invece, l’eliminazione delle sfumature cromatiche, così da rendere il logo più moderno e di facile applicazione sui media digitali.      

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